5 rampicanti per 5 giardini (e non solo)
Nel cortile del palazzo dove lavoriamo, siamo stati investiti un paio di giorni fa da un profumo forte, ma non troppo, dolce, ma non troppo, e alzando gli occhi verso un bellissimo terrazzo proprio di fronte al nostro portone abbiamo visto un meraviglioso glicine. Foglie verde chiaro, fiori lilla e un affascinante tronco, spesso arrotolato su se stesso, ci hanno fatto venir voglia di parlare delle piante rampicanti che, soprattutto in questa stagione, sono belle ma anche molto utili. Già, perché un gelsomino, oltre che inondare di profumo il giardino, può anche riempire una parete altrimenti spoglia, così come un glicine può fare un’ombra naturale a un bel terrazzo.
Noi vi proponiamo 5 rampicanti adatti a 5 giardini, o meglio, a 5 scopi e posizioni diverse. Nei nostri giardini li abbiamo tutti, o quasi, e speriamo che i nostri consigli possano esservi utili!
Rosa Sarmentosa Banksiae
Scoperta nell’800 in Oriente, questa rosa è ideale se si hanno grandi spazi, come gazebi o muri, da riempire: è bene infatti sapere, prima di metterla a dimora, che questa rosa ha una crescita poderosa e necessita di molto spazio. È una rampicante autoportante, quindi dopo i primi anni di vita non necessiterà più di sostegni troppo imponenti o elaborati. Non ha particolari problematiche per quanto riguarda clima e posizione: ovviamente attenzione alle gelate e, se possibile, una posizione soleggiata è da preferire.
Nell’epoca della fioritura, questa rosa si riempi di piccoli fiori, raccolti in mazzi, gialli o bianchi, che producono un effetto spettacolare e molto scenografico.
PER CHI: per chi ama le rose. Una rampicante non può mancare.
PER COSA: è perfetta per chi ha molto spazio da riempire e per chi desidera una copertura dello spazio pressoché totale. Ottima per coprire una pergola o un grande gazebo, dal momento che la vegetazione fitta offre un’ottima copertura dal sole. È una rosa che non presenta spine, quindi è adatta anche per luoghi di passaggio.
Clematis Montana
Perché una clematis Montana? Beh, innanzitutto perché è una pianta bellissima. In secondo luogo, tra le clematis è una delle varietà che fiorisce di più e che presenta un portamento e una crescita maggiore. È perciò molto adatta ad essere usata in giardino oppure su un grande terrazzo (come condizione necessaria però c’è un vaso molto grande). Va messa a dimora in una zona di pieno sole e possibilmente riparata dal vento, in quanto i rami non sono particolarmente robusti. Le origini di questa bellissima pianta? Neanche a dirlo, Himalayane.
PER CHI: per chi cerca una rampicante delicata ma vigorosa nella fioritura
PER COSA: essendo una pianta dal portamento e dalla struttura delicata, è ideale per coprire un muro. Si presta meno per un gazebo, soprattutto perché l’esposizione al vento non è l’ideale
Parthenocissus
Forse “vite americana” vi dirà di più su questa pianta, appartenente alla specie delle Vitaceae facilmente riconoscibile soprattutto in autunno per i colori vivaci e sulle gradazioni del rosso che assumono le foglie. Nonostante il nome, è una pianta originaria dell’oriente e, tra le rampicanti di cui vi parliamo, è l’unica per cui i fiori non sono così importanti. Sono infatti le foglie a farla da protagonista: fate crescere la vostra Parthenocissus sul muro di casa, magari anche intorno alla porta d’ingresso, e in autunno vi sembrerà di entrare in un antico maniero tutto dipinto di rosso.
PER CHI: per chi ama un effetto scenografico e per chi cerca piante adatte ad abbellire il proprio giardino anche in inverno
PER COSA: principalmente per dare colore, appunto. Forse, tra tutte le rampicanti di cui parliamo, è quella che meglio esprime il concetto di “tappezzare”
Glicine
Forse la rampicante più usata, soprattutto se fatta arrampicare fino a un terrazzo. La Wisteria, appartenente alla famiglia delle Papilionaceae e originaria (manco a dirlo) dell’Oriente (Cina e Giappone), si caratterizza principalmente per due aspetti: innanzitutto i riconoscibilissimi, profumatissimi fiori di colore lilla (anche se alcune specie tendono all’azzurro) che si raccolgono in grappoli e che ricordano dei colorati pendagli. Poi il tronco, che si snoda e attorciglia su se stesso fino a diventare anche di grosse dimensioni. Tra tutti i rampicanti è uno di quelli che però richiede più cure, quindi pensateci prima di piantarlo. Se avrete voglia di stargli dietro, i risultati saranno impagabili
PER CHI: per chi ama inondare di profumo il proprio giardino e per chi ama i fiori dai colori tenui
PER COSA: tenendo conto del fatto che, dopo qualche anno, il ramo principale diventa un tronco, anche di grandi dimensioni, è l’ideale per chi cerca un rampicante da far salire anche ad altezze elevate. Di solito lo si vede arrampicato su case e palazzi, anche per il peso che una volta cresciuta ha la pianta
Ortensia rampicante
Non sono certo le ortensie più comuni, ma anche le rampicanti, in particolare la petiolaris e la seemani sono abbastanza diffuse sul nostro territorio. Non vi diciamo nemmeno da dove provengono (rischieremmo l’ennesima ripetizione “orientale”). Vi parliamo invece dei fiori, che costituiscono il punto forte di queste specie di ortensie. Pianta molto ornamentale, l’ortensia rampicante ha dei fiori molto particolari, non del tutto simili a quelle delle ortensie arbustive, decisamente più comuni. Ha una crescita vigorosa, ma non troppo: generalmente raggiunge i 5-6 metri di altezza, ma può essere facilmente tenuta più bassa.
PER CHI: principalmente per chi cerca una rampicante meno diffusa di glicine, gelsomino e affini
PER COSA: possono essere messe, con le dovute cure, in interni, ma in giardino sono perfette per tappezzare tronchi d’albero, cancelli, recinzioni o per abbracciare una bella porta
Un ultimo consiglio? Il più classico Gelsomino non è affatto da scartare. E rivalutate l’edera: non è solo un’infestante!
#traortoegiardino
Thanks very interesting blog!